Antalya, 11 aprile – Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha definito Israele uno Stato terrorista durante un forum diplomatico. Ha sottolineato che il terrorismo di Stato a Gaza ostacola una pace duratura e che il silenzio equivale a complicità
Durante la cerimonia di apertura del forum diplomatico di Antalya, tenutasi l’11 aprile 2025, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha definito Israele uno “Stato terrorista”. Questa posizione riflette una crescente preoccupazione per la violenza e le operazioni militari israeliane a Gaza, che, secondo il presidente turco, ostacolano la possibilità di una pace duratura nella regione.
La critica di Erdogan alle politiche di Israele
Erdogan ha messo in evidenza l’urgenza di un intervento internazionale per fermare ciò che lui considera un’aggressione sistematica contro il popolo palestinese. Dal suo punto di vista, “fino a quando continuerà il terrorismo di Stato di Israele a Gaza, sarà molto difficile avere una pace duratura”. Ha poi aggiunto che “restare in silenzio rispetto ai crimini di Israele significa essere complici”.
Implicazioni per il Futuro della Diplomazia
Le dichiarazioni di Erdogan si inseriscono in un dibattito internazionale acceso sulla questione palestinese, un tema che continua a generare forti reazioni in molte nazioni musulmane e tra i gruppi di attivisti per i diritti umani. Le recenti escalation di violenza a Gaza, con un alto numero di vittime civili, hanno ulteriormente complicato la situazione, portando a manifestazioni a favore della causa palestinese anche in Europa. In questo scenario, le parole di Erdogan possono essere interpretate come un richiamo a una mobilitazione più ampia per i diritti dei palestinesi.