Arrestato il sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu, principale oppositore di Erdogan | REUTERS/Murad Sezer/Foto d’archivio - alanews.it
Centinaia di studenti dell’Università di Istanbul hanno marciato per protestare contro l’arresto, e durante la contestazione si sono verificati scontri in ateneo con le forze dell’ordine in assetto antisommossa
La recente notizia dell’arresto del sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu, ha scatenato un’ondata di proteste e tensioni politiche nel Paese. Imamoglu, figura chiave di spicco dell’opposizione al governo del presidente Recep Tayyip Erdogan, è stato prelevato dalla sua abitazione “da centinaia di agenti di polizia”. Lo ha reso noto lui stesso su X. Le accuse contro di lui, che includono “estorsione, corruzione, frode, turbativa d’asta da parte di un’organizzazione criminale e favoreggiamento nei confronti dell’organizzazione terroristica Pkk”, secondo quanto riferito da alcuni media turchi, sono state interpretate da molti come un tentativo del governo di silenziare una voce critica. La situazione è ulteriormente complicata dalla chiusura temporanea di alcune stazioni della metropolitana e dalle restrizioni sui social media, che hanno suscitato preoccupazioni per la libertà di espressione nel Paese.
Il sindaco di Istanbul è stato arrestato in seguito a un’operazione che ha portato all’arresto di circa 100 persone ritenute vicine a lui, tra cui giornalisti e attivisti. Imamoglu ha dichiarato: “Ho fiducia nella mia nazione”, mostrando la sua determinazione a non cedere di fronte a quella che considera un’ingiustizia. Il Partito Repubblicano del Popolo (CHP), di cui è membro, ha descritto l’arresto come un “colpo di Stato contro la volontà nazionale”. Il sindaco arrestato in mattinata resterà in carcere per almeno quattro giorni. Lo ha affermato il direttore della CnnTurk, citando fonti informate. “Ci si aspetta un periodo di detenzione di quattro giorni. C’è un’ordinanza di arresto per 106 persone e 84, tra queste, sono al momento in stato di arresto”, ha affermato Nihat Uludag.
Le tensioni attorno a Imamoglu sono aumentate negli ultimi mesi. Recentemente, ieri, l’Università di Istanbul ha annullato il suo diploma di laurea conseguito nei primi anni ’90, ritenendolo falso. Questa decisione è cruciale poiché uno dei requisiti per candidarsi alla presidenza in Turchia è possedere un titolo di studio universitario. Imamoglu aveva già espresso l’intenzione di candidarsi per le prossime elezioni presidenziali del 2028, rendendo il suo arresto ancora più controverso.
Negli ultimi mesi, il sindaco è stato messo sotto inchiesta per diversi capi d’accusa, tra cui il “tentativo di influenzare la magistratura”; e nel 2022, era stato condannato a oltre due anni di carcere per insulto a pubblico ufficiale, una sentenza attualmente in fase di appello. Le recenti azioni legali contro di lui sono state viste come un tentativo del governo di silenziare un avversario politico di spicco.
In previsione di manifestazioni di protesta, la Prefettura di Istanbul ha ordinato la chiusura temporanea di alcune stazioni e fermate della rete metropolitana della città, tra cui quella della centrale piazza Taksim, e avrebbe imposto restrizioni sull’accesso ai social media. Le piattaforme come X, Instagram, Facebook e YouTube sembrerebbero attualmente inaccessibili dalla Turchia. La Prefettura ha vietato manifestazioni politiche fino al 23 marzo, suscitando preoccupazioni riguardo alla libertà di espressione e di riunione nel Paese.
Nonostante il divieto, oltre 100 persone si sono radunate nei pressi della stazione di polizia dove il sindaco Imamoglu è stato portato dopo il suo arresto. I manifestanti, molti dei quali sostenitori del primo cittadino, hanno espresso il loro dissenso con slogan e canti per contestare la sua detenzione. Il Chp, il maggior partito di opposizione con cui Imamoglu è stato eletto, ha convocato manifestazioni in tutto il Paese per protestare contro l’arresto, dimostrando la determinazione dell’opposizione a mobilitarsi in difesa del sindaco e dei principi democratici.
Le autorità locali hanno risposto a queste manifestazioni con un massiccio dispiegamento di forze di polizia, cercando di prevenire qualsiasi escalation di violenza. La situazione a Istanbul rimane tesa, con molti cittadini frustrati dalle restrizioni imposte dal governo e dalla repressione delle voci dissenzienti.
L’arresto di Imamoglu avviene in un contesto politico segnato da un crescente autoritarismo sotto la leadership di Erdogan. Le attuali tensioni suggeriscono che il clima politico in Turchia rimarrà instabile, con l’opposizione che cerca di resistere alle pressioni governative. Le manifestazioni di oggi sono indicative di un sentimento diffuso tra i cittadini che desiderano una maggiore libertà e democrazia, mentre il governo continua a rispondere con misure di contenimento.
Centinaia di studenti dell’Università di Istanbul hanno marciato per protestare contro l’arresto del sindaco Imamoglu accusato di corruzione, in custodia da questa mattina. E durante la contestazione si sono verificati scontri con le forze dell’ordine in assetto antisommossa. Vari media turchi hanno diffuso i video delle tensioni e dei disordini durante la marcia all’interno dell’ateneo.
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