Roma, 13 apr – Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha affermato che l’Italia non ha bisogno di inviati speciali per dialogare con gli Stati Uniti. Ha sottolineato la credibilità del presidente del Consiglio, criticando la proposta di Matteo Renzi di coinvolgere Mario Draghi
In un recente intervento ai microfoni di Agorà, il vicepremier e ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha delineato la posizione del governo riguardo alle relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti, rispondendo a una proposta di Matteo Renzi. Quest’ultimo aveva suggerito di coinvolgere l’ex presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, per trattare con il presidente statunitense Donald Trump. Tajani ha affermato con fermezza: “Noi per parlare con gli Stati Uniti non abbiamo bisogno di inviati speciali”.
Fiducia nel governo italiano
Questa dichiarazione evidenzia la fiducia del governo italiano nel proprio operato e nel ruolo centrale della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle trattative internazionali. Tajani ha sottolineato l’importanza di una rappresentanza unitaria e di un governo che dialoga direttamente con le altre nazioni, senza la necessità di figure esterne. La credibilità internazionale di Meloni, costruita in un breve lasso di tempo, è vista come un asset fondamentale per l’Italia.
L’esperienza di Tajani
Il ministro ha messo in risalto la sua lunga carriera diplomatica, affermando: “Io ho messo a disposizione oltre 30 anni di esperienza da presidente del Parlamento europeo”. Questa esperienza, secondo Tajani, è cruciale per gestire le relazioni internazionali in modo efficace. La sua posizione non è solo retorica, ma riflette un approccio strategico volto a garantire che le trattative siano condotte da chi è attualmente al potere.
Un chiaro messaggio
Riguardo a Draghi, Tajani ha espresso rispetto per la sua figura, ma ha ribadito che le trattative devono essere condotte dal governo in carica. La proposta di Renzi ha sollevato diverse reazioni nel panorama politico italiano, con alcuni che l’hanno interpretata come un tentativo di minare l’autorità del governo attuale. In un contesto di relazioni transatlantiche in evoluzione, Tajani ha insistito sull’importanza di un dialogo diretto e costante, affermando che l’Italia è pronta a gestire le sfide senza intermediazioni.