La portavoce del ministero del Commercio cinese, He Yongqian, ha dichiarato che la Cina non accetterà pressioni da parte degli Stati Uniti riguardo agli sviluppi della guerra commerciale in relazione ai dazi imposti dall’amministrazione Trump. Ha avvertito delle conseguenze globali del protezionismo americano, sottolineando che non ci sono vincitori in tale conflitto. “Il dialogo ha principi e la consultazione ha un risultato finale. Non accetteremo mai pressioni estreme e bullismo da parte degli Stati Uniti”, ha detto Yongqian.
La tensione tra Cina e Stati Uniti continua a crescere, alimentata da nuovi sviluppi nella guerra commerciale che ha segnato le relazioni bilaterali negli ultimi anni. Durante un briefing settimanale, He Yongqian, portavoce del ministero del Commercio cinese, ha rilasciato dichiarazioni significative, sottolineando l’importanza di un dialogo basato su principi e l’inevitabilità di conseguenze globali in caso di persistenti pressioni da parte di Washington.
Dialogo e principi
He ha affermato chiaramente che “il dialogo ha principi e la consultazione ha un risultato finale”. Questa dichiarazione mette in evidenza l’approccio cinese, che richiede rispetto reciproco e una negoziazione equa. La portavoce ha respinto le accuse di bullismo commerciale da parte degli Stati Uniti, sottolineando che la Cina non accetterà pressioni estreme. Questo avviso serve non solo a chiarire la posizione cinese, ma anche a mettere in guardia il mondo sulle potenziali ripercussioni di un’ulteriore escalation delle tensioni.
Conseguenze globali
He ha inoltre avvertito che il protezionismo, adottato come strategia dagli Stati Uniti, non porta a soluzioni vantaggiose per nessuna delle parti coinvolte. “Non c’è vincitore in una guerra commerciale“, ha affermato, insinuando che la rivalità potrebbe avere effetti negativi sull’economia globale, influenzando mercati e catene di approvvigionamento. Questa dichiarazione è supportata da studi recenti che mostrano come le guerre commerciali possano danneggiare non solo le nazioni coinvolte, ma anche i paesi terzi.
Invito a rivedere la strategia
L’invito di He a “incontrarsi a metà strada” rappresenta un tentativo della Cina di aprire un canale di dialogo costruttivo, suggerendo che l’unico modo per risolvere le divergenze sia attraverso un impegno reciproco. Tuttavia, ha avvertito che se gli Stati Uniti dovessero continuare a mantenere la loro attuale posizione, la Cina si preparerà a rispondere con fermezza.
La situazione attuale richiede un’attenta analisi, poiché le scelte strategiche di entrambe le potenze influenzeranno non solo le loro economie, ma anche la stabilità economica e politica a livello globale. La comunità internazionale osserva, in attesa di sviluppi che potrebbero ridefinire le dinamiche commerciali mondiali.