La Germania equipaggerà la Bundeswehr con droni kamikaze. Firmati due contratti per droni progettati per autodistruggersi. L’ammodernamento dell’esercito prevede l’acquisizione di nuove tecnologie militari per migliorare l’efficacia operativa. L’uso di armi automatizzate resta controverso
La Germania sta compiendo un passo significativo nel rafforzamento della sua capacità militare con l’introduzione di droni kamikaze nella Bundeswehr. Questi velivoli, che hanno guadagnato attenzione per il loro impiego nella guerra in Ucraina, rappresentano una nuova frontiera nell’arsenale tedesco. A confermare l’importanza di questo sviluppo è stato un portavoce del Ministero della Difesa, Mitko Mueller, durante una recente conferenza stampa.
Contratti per droni kamikaze
Mueller ha annunciato la firma di due contratti per la fornitura di droni equipaggiati con esplosivi, progettati per colpire i bersagli con un attacco suicida. Sebbene non siano stati rivelati i nomi dei fornitori, fonti attendibili indicano che i contratti sono stati stipulati con due aziende tedesche all’avanguardia nel campo della tecnologia della difesa, Helsing e Stark, entrambe specializzate nell’intelligenza artificiale. Queste imprese, fondate da innovatori tedeschi, si stanno affermando come leader nel settore, contribuendo a rendere l’esercito tedesco più competitivo nel contesto globale.
Ammodernamento della Bundeswehr
La Bundeswehr, che sta attraversando un processo di ammodernamento accelerato, non aveva precedentemente integrato droni kamikaze nel proprio arsenale. I nuovi ordini riguardano un numero sufficiente di unità per consentire di testare le capacità operative di questi droni sul campo, permettendo agli operatori di acquisire esperienza prima della loro piena integrazione nelle operazioni militari. “È chiaro che è l’essere umano a decidere se usare o meno le armi”, ha sottolineato Mueller, affrontando il tema dell’autonomia di queste tecnologie avanzate.
Cambiamenti nella strategia di difesa
L’introduzione di droni armati segna un cambiamento significativo per una nazione che, dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, ha mantenuto una posizione pacifista, influenzata dai traumi storici legati al nazismo. L’uso di sistemi d’arma automatizzati ha suscitato dibattiti etici e politici nell’opinione pubblica tedesca, ma la guerra in Ucraina ha accelerato una revisione di queste posizioni. Da febbraio 2022, con l’inizio dell’invasione russa, il governo tedesco ha avviato una serie di riforme per rafforzare le proprie forze armate, riconoscendo la necessità di una risposta più robusta alle minacce alla sicurezza.
Attualmente, la Bundeswehr dispone già di diversi tipi di droni, come i ‘Heron’, di origine israeliana, utilizzati principalmente per operazioni di ricognizione e per la protezione delle truppe. Tuttavia, l’integrazione dei droni kamikaze rappresenta un’evoluzione strategica, che potrebbe cambiare il modo in cui le operazioni militari vengono condotte in situazioni di conflitto. Questi droni, noti anche come munizioni circolanti o “loitering ammunition”, sono progettati per rimanere in volo sopra un’area di interesse, attendendo il momento opportuno per colpire.