Una macchina della Guardia di Finanza | Photo by All names i want are taken licensed under CC BY-SA 4.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/deed.en) - alanews.it
Milano, 2 aprile – Il Nucleo di polizia economico-finanziaria della Gdf ha attuato due sequestri preventivi per frode fiscale. Colpiti Iperal Supermercati e Kuehne+Nagel srl, con un valore totale di oltre 33 milioni di euro. Indagini mirano a contrastare la somministrazione illecita di manodopera.
Un’operazione di grande rilevanza ha recentemente visto il Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Milano eseguire due sequestri preventivi d’urgenza per un ammontare complessivo di oltre 33 milioni di euro. I destinatari di questa azione sono Iperal Supermercati, noto attore nel settore della grande distribuzione, e Kuehne+Nagel srl, uno dei colossi mondiali della logistica. Il provvedimento è stato disposto dal pubblico ministero Paolo Storari nell’ambito di indagini più ampie che mirano a contrastare la frodi fiscali e l’illegalità nel mercato del lavoro.
Le indagini, come riportato dalle fonti investigative, si concentrano in particolare sul fenomeno della somministrazione illecita di manodopera. Questo sistema, sempre più diffuso in vari settori, comporta l’impiego di lavoratori attraverso contratti che eludono le normative vigenti, privandoli di diritti fondamentali e di adeguate protezioni sociali. Gli inquirenti hanno identificato l’esistenza di veri e propri “serbatoi” di lavoratori, i quali non ricevevano gli oneri previdenziali e assistenziali a cui avrebbero avuto diritto, creando così una situazione di sfruttamento e di concorrenza sleale nel mercato del lavoro.
Questa operazione si inserisce in un contesto più ampio di lotta contro l’evasione fiscale e il lavoro nero, un tema di grande attualità in Italia. Negli ultimi anni, le autorità hanno intensificato le azioni di controllo e verifica, rispondendo a una crescente richiesta di trasparenza e legalità da parte della società civile. Iperal, in particolare, ha visto la propria immagine compromessa da questa vicenda, poiché la reputazione delle aziende è spesso legata alla loro capacità di rispettare le normative fiscali e lavorative.
Il valore complessivo del sequestro, pari a circa 16,5 milioni di euro per ciascuna delle due aziende coinvolte, rappresenta un segnale forte da parte delle istituzioni. La Guardia di Finanza, infatti, non solo si occupa di monitorare le attività economiche, ma ha anche il compito di proteggere il mercato da pratiche illecite che possono danneggiare l’economia legittima e i lavoratori onesti. La risposta da parte del pubblico ministero Paolo Storari evidenzia l’importanza di affrontare questi fenomeni con severità, soprattutto in un periodo in cui la ripresa economica post-pandemia richiede un impegno collettivo per garantire equità e giustizia sociale.
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