MOSCA – Il governatore dimissionario della Kursk e il suo ex vice sono stati arrestati con l’accusa di frodi per aver sottratto fondi statali destinati alla costruzione di strutture difensive. Il danno per il bilancio regionale è di circa 800 milioni di rubli
Alexei Smirnov, ex governatore della regione russa di Kursk, è stato arrestato con l’accusa di frodi. Questa notizia, riportata da diverse agenzie di stampa russe, ha suscitato un notevole interesse, soprattutto considerando il contesto delicato in cui si trova la regione, parzialmente invasa dalle truppe ucraine da agosto 2023. Insieme a lui, è stato arrestato anche il suo ex vice, Alexei Dedov. La vicenda si inserisce in un quadro più ampio di indagini su malversazioni legate alla gestione di fondi statali.
Le dimissioni e il contesto critico
Smirnov ha ricoperto il ruolo di governatore fino al 5 dicembre 2024, quando ha rassegnato le dimissioni. La sua decisione di lasciare l’incarico è stata seguita da quella di Dedov, che ha scelto di dimettersi il 27 dicembre. Le dimissioni dei due alti funzionari giungono in un periodo critico per la regione, caratterizzato da tensioni e preoccupazioni legate alla sicurezza e alla gestione delle risorse pubbliche. Non è un caso che, nel mese di dicembre, sia stato arrestato anche Vladimir Lukin, amministratore delegato della Corporazione per lo sviluppo del Kursk, un ente coinvolto nella costruzione di strutture difensive nella regione.
Le indagini sulle frodi
Le indagini sulle frodi hanno rivelato che, durante la realizzazione di queste strutture, si sarebbero verificati episodi di sottrazione di fondi statali. Secondo le fonti investigative, il danno al bilancio regionale derivante da queste attività illecite ammonterebbe a circa 800 milioni di rubli, equivalenti a circa 8,6 milioni di euro. Questo importo rappresenta una somma considerevole, soprattutto in un contesto in cui le risorse pubbliche sono estremamente limitate e la regione di Kursk si trova a dover affrontare sfide significative legate alla sicurezza e alla ricostruzione.
Implicazioni per la gestione delle risorse pubbliche
La regione di Kursk, al confine con l’Ucraina, è stata al centro di conflitti e tensioni negli ultimi anni, e la sua situazione economica è stata ulteriormente complicata dall’invasione russa dell’Ucraina. La costruzione di strutture difensive è diventata una priorità per le autorità locali, ma ora si scopre che i fondi destinati a tali opere potrebbero essere stati mal gestiti o addirittura rubati. Questo solleva interrogativi non solo sulla gestione locale, ma anche sull’intero sistema di controllo e supervisione delle spese pubbliche in Russia.