TEL AVIV, 13 APR – Nel corso dei colloqui in Oman, l’Iran ha sollecitato gli Stati Uniti a revocare le sanzioni in cambio di limitazioni al proprio programma nucleare. Le discussioni segnalano un’apertura verso negoziati più approfonditi
L’Iran ha recentemente fatto un passo significativo nei suoi rapporti con gli Stati Uniti, avanzando una proposta che prevede la revoca delle sanzioni economiche in cambio di restrizioni al proprio programma nucleare. Questa iniziativa è emersa durante i colloqui tenutisi in Oman, che potrebbero rappresentare un’opportunità per un dialogo più ampio riguardo alla proliferazione nucleare. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, i negoziati potrebbero segnare un cambiamento importante nelle relazioni tra Teheran e Washington.
Dettagli delle trattative
Durante le discussioni, l’inviato speciale del presidente degli Stati Uniti, Steve Witkoff, ha presentato una bozza di accordo che non include misure specifiche per lo smantellamento del programma nucleare iraniano. Inoltre, il documento non contempla minacce esplicite in caso di fallimento dei negoziati, un aspetto che suggerisce una volontà di evitare escalation e mantenere aperto il canale di dialogo. Le sanzioni imposte dagli Stati Uniti hanno avuto un impatto profondo sull’economia iraniana, causando un aumento dell’inflazione e una diminuzione dei tassi di crescita economica. L’Iran, con introiti petroliferi drasticamente ridotti, sta cercando modi per alleviare la pressione economica attraverso un miglioramento delle sue relazioni internazionali.
Il contesto geopolitico
La richiesta dell’Iran si colloca in un contesto geopolitico complesso, caratterizzato da tensioni persistenti nel Medio Oriente. Le sanzioni statunitensi sono state intensificate dall’uscita unilaterale degli Stati Uniti dall’accordo nucleare del 2015, noto come JCPOA (Joint Comprehensive Plan of Action). Questo accordo mirava a limitare le attività nucleari dell’Iran in cambio di un allentamento delle sanzioni. Negli ultimi anni, le relazioni tra Iran e Stati Uniti sono ulteriormente deteriorate, portando a conflitti indiretti in diverse aree del Medio Oriente. Le richieste di Teheran possono essere interpretate come un tentativo di riacquistare un certo grado di legittimità internazionale e di superare le difficoltà economiche interne.