Bruxelles, 24 aprile – Secondo il portavoce della Commissione UE, la pace deve essere decisa dall’Ucraina, senza compromessi sulla sua sovranità
La Commissione europea ha denunciato con fermezza gli attacchi indiscriminati della Russia contro l’Ucraina, sottolineando che il recente bombardamento su Kiev e altre città ucraine rappresenta uno dei più letali dell’anno. Durante un briefing con la stampa, il portavoce della Commissione, Guillaume Mercier, ha affermato che le azioni di Mosca parlano chiaramente un linguaggio di violenza e terrore, piuttosto che di pace. Questa affermazione mette in luce la crescente tensione e la gravità della situazione nel conflitto che perdura ormai da più di un anno.
La posizione dell’Unione europea
Mercier ha evidenziato che non ci saranno concessioni unilaterali da parte dell’Unione europea. “La nostra posizione è molto chiara”, ha dichiarato, “spetta all’Ucraina decidere le condizioni effettive per la pace”. Questo principio fondamentale sottolinea l’importanza del rispetto della sovranità e dell’autodeterminazione dell’Ucraina. L’Unione europea ribadisce così il suo sostegno incondizionato a Kiev, affermando che “nulla sull’Ucraina, senza l’Ucraina”. Questo approccio mira a garantire che qualsiasi trattativa futura non comprometta l’indipendenza e l’integrità territoriale dell’Ucraina, un aspetto cruciale per la stabilità della regione.
La risposta della comunità internazionale
La condanna degli attacchi russi arriva in un momento critico, in cui la comunità internazionale sta cercando di intensificare le pressioni su Mosca affinché cessi le ostilità. Le esplosioni che hanno scosso la capitale ucraina e altre aree nelle scorse settimane hanno sollevato preoccupazioni non solo per la perdita di vite umane, ma anche per il potenziale deterioramento della sicurezza in Europa. Gli esperti avvertono che la continuazione di tali attacchi potrebbe avere ripercussioni ben più ampie, influenzando la stabilità geopolitica e alimentando ulteriormente il conflitto.