PARIGI – Il presidente francese Emmanuel Macron ha esortato gli imprenditori dei settori colpiti dai dazi a “sospendere gli investimenti negli Stati Uniti” fino a nuovi chiarimenti. Ha inoltre dichiarato che “nulla è escluso” come risposta della Francia e dell’Unione Europea
Il presidente francese Emmanuel Macron ha sollecitato oggi, 3 aprile 2025, gli imprenditori dei settori colpiti dai dazi americani a sospendere gli investimenti negli Stati Uniti fino a nuove indicazioni. Durante un incontro all’Eliseo, Macron ha dichiarato che “nulla è escluso” in merito alla risposta della Francia e dell’Unione Europea ai recenti provvedimenti commerciali statunitensi. Questa posizione riflette la crescente preoccupazione per le conseguenze delle politiche protezionistiche adottate dagli Stati Uniti, che stanno avendo un impatto significativo sull’economia europea.
L’incontro all’Eliseo
L’incontro di oggi all’Eliseo ha visto la partecipazione di numerosi leader imprenditoriali francesi, tra cui rappresentanti di importanti settori come l’automobile, l’aerospaziale e l’agroalimentare, tutti fortemente influenzati dalle nuove politiche tariffarie imposte dagli Stati Uniti. Macron ha evidenziato l’esigenza di una strategia coordinata per affrontare le difficoltà create dai dazi, che hanno colpito in particolare i prodotti europei, come il vino, i formaggi e le auto.
Il presidente ha sottolineato che le misure protezionistiche adottate dagli Stati Uniti possono avere ripercussioni significative non solo sull’economia francese, ma sull’intera Unione Europea. Secondo Macron, la sospensione degli investimenti potrebbe servire a mettere pressione sugli Stati Uniti affinché rivedano le loro politiche commerciali. Ha affermato che la Francia non esclude di adottare misure di ritorsione, qualora la situazione non dovesse migliorare.
Conseguenze economiche
Le recenti decisioni americane hanno già innescato una serie di reazioni a catena nel mercato europeo. Nei mesi scorsi, i dazi sui prodotti europei erano stati aumentati fino al 25%, creando non poche difficoltà per le aziende francesi che esportano negli Stati Uniti. Questa situazione ha spinto alcuni esperti a suggerire che una risposta unita da parte dell’Unione Europea sia fondamentale per proteggere gli interessi economici dei Paesi membri.