Durante una recente corteo a favore della Palestina a Milano, sui vetri di una banca sono state scritte le parole “Spara a Meloni”. Questo gesto non è passato inosservato e vari esponenti del mondo della politica hanno espresso indignazione per quella che è stata percepita come una minaccia rivolta alla presidente del Consiglio. Non è la prima occasione in cui si è verificato qualcosa del genere, come osservato anche dal coordinatore politico di Noi Moderati Saverio Romano.
La denuncia di Saverio Romano
In una nota pubblicata il 13 aprile, Romano ha affermato: “Prosegue, senza sosta e senza punizioni agli ideatori e ai responsabili, l’orrenda pratica sportiva su molte piazze italiane delle minacce di morte al premier Giorgia Meloni”. Questa dichiarazione mette in luce la gravità della situazione e il rischio che essa rappresenta per la democrazia italiana. Romano ha chiesto un’azione più incisiva da parte delle autorità competenti per identificare e punire i responsabili di queste minacce, evidenziando come vi sia un “mondo politico e sociale” che sostenga tali atti attraverso l’odio e l’intolleranza.
Le parole di Renzi e Tajani
Anche il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha commentato le scritte comparse sui vetri della banca, oltre agli altri disordini avvenuti durante il corteo pro Palestina. “I fatti avvenuti quest’oggi a Milano indignano e preoccupano. Solidarietà alle Forze dell’ordine, alla Presidente del Consiglio e a quanti sono rimasti colpiti dalla violenza dei manifestanti», ha scritto in una nota il leader di Italia Viva Matteo Renzi. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha affermato che “l’odio non può e non deve trovare spazio nel confronto politico. Forza Italia, nel condannare con estrema fermezza i violenti estremisti di sinistra che hanno scatenato una vera guerriglia urbana a Milano, è vicina e solidale con Giorgia Meloni”.