Milano, 28 marzo – L’Alta Corte di Londra ha rigettato le richieste di risarcimento da 50 milioni di euro presentate da Luca Cordero di Montezemolo e dal figlio Matteo contro il broker Daniele Migani. I due avevano denunciato di essere stati vittime di frode in investimenti errati. La questione, emersa un anno fa, aveva visto Migani coinvolto in un’inchiesta per presunti raggiri a danno di altri vip, con un sequestro di 18 milioni annullato successivamente. Migani esprime soddisfazione per la sentenza.
Luca Cordero di Montezemolo, imprenditore di fama mondiale ed ex presidente della Ferrari, ha affrontato una battuta d’arresto legale significativa. L’Alta Corte di Londra ha respinto la sua richiesta di risarcimento di 50 milioni di euro nei confronti del broker Daniele Migani, fondatore del Gruppo Xy. Montezemolo e suo figlio Matteo avevano dichiarato di essere stati vittime di una frodi legata a investimenti fallimentari, ma la corte ha ritenuto infondate le loro pretese.
La causa e le accuse
La controversia risale a un anno fa, quando Montezemolo e il figlio avevano avviato la causa, sostenendo di aver subito perdite significative a causa delle operazioni gestite da Migani e dalla sua società. Secondo le loro affermazioni, gli investimenti avrebbero dovuto generare profitti, ma si sono rivelati disastrosi, causando perdite ingenti. Durante il procedimento, la difesa di Migani ha sostenuto che le scelte d’investimento erano state effettuate in modo professionale e trasparente.
Implicazioni legali e reputazione
La notizia ha attratto l’attenzione non solo per la notorietà di Montezemolo, ma anche per il contesto in cui si colloca. La vicenda è emersa in concomitanza con altre indagini che hanno coinvolto Migani, il quale ha subito un sequestro di beni per un valore di 18 milioni di euro nell’ambito di un’inchiesta milanese riguardante presunti raggiri ai danni di altri investitori, inclusi diversi VIP. Sebbene il sequestro sia stato successivamente annullato, la situazione ha messo in luce le fragilità del mercato degli investimenti.
Migani ha commentato la sentenza dell’Alta Corte, affermando che questa conferma “la correttezza e la professionalità” con cui ha operato. La sua posizione suggerisce una forte difesa contro le accuse mosse da Montezemolo, evidenziando come il broker e la sua azienda abbiano sempre rispettato le normative vigenti.