La Russia ha abbattuto 337 droni ucraini la scorsa notte, di cui 91 nella regione di Mosca. Questo attacco rappresenta il colpo più significativo dall’inizio dell’offensiva russa nel febbraio 2022, con 126 droni abbattuti nella regione di Kursk.
Nella notte dell’11 marzo 2025, il ministero della Difesa russo ha annunciato un evento senza precedenti: le forze armate russe hanno abbattuto 337 droni ucraini. Questo attacco segna un significativo incremento nella campagna di attacchi aerei sul territorio russo dall’inizio del conflitto nel febbraio 2022. L’abbattimento di un numero così elevato di droni evidenzia l’intensificarsi delle operazioni militari tra Mosca e Kiev, rendendo la situazione ancora più complessa.
Secondo il comunicato ufficiale, il maggior numero di droni abbattuti è stato registrato nella regione di Mosca, con 91 velivoli neutralizzati. La regione di Kursk, situata al confine con l’Ucraina, ha visto la distruzione di 126 droni. Questi dati indicano una strategia mirata da parte delle forze ucraine, che sembrano intensificare gli attacchi contro obiettivi russi.
Le operazioni di abbattimento sono state condotte attraverso l’uso di sistemi di difesa aerea avanzati, che includono radar e batterie missilistiche di ultima generazione. Tuttavia, nonostante l’efficacia dimostrata nella neutralizzazione di questo numero significativo di droni, rimane alta la preoccupazione per la vulnerabilità delle infrastrutture russe a futuri attacchi.
L’abbattimento di un numero così elevato di droni solleva interrogativi sulle capacità operative delle forze ucraine e sulla loro strategia di attacco. Alcuni esperti militari suggeriscono che l’Ucraina stia cercando di:
Le tensioni tra Mosca e Kiev continuano a crescere, e le recenti operazioni aeree evidenziano la complessità di un conflitto che sembra lontano dalla risoluzione. Fonti governative internazionali, incluso il Ministero della Difesa ucraino, stanno monitorando da vicino gli sviluppi, data l’importanza strategica di queste azioni nel contesto della guerra in corso. La situazione rimane quindi in continua evoluzione, con implicazioni significative per il futuro della regione.
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