PADOVA, 16 APR – Il Gip Beatrice Alcaro ha scarcerato un cittadino kosovaro di 36 anni, accusato di aver violentato una donna dopo la sua uscita dal carcere. La vittima ha denunciato un sequestro e minacce con pistola, mentre l’uomo sostiene si sia trattato di un rapporto consensuale. Il giudice ha imposto il divieto di dimora e di avvicinamento alla donna
Il Gip di Padova, Beatrice Alcaro, ha preso una decisione controversa, scarcerando un cittadino kosovaro di 36 anni, arrestato con l’accusa di aver violentato una donna poco dopo essere uscito di prigione. Questo episodio ha suscitato un acceso dibattito, evidenziando le complessità legate alle accuse di violenza di genere e l’importanza di garantire la protezione delle vittime.
La dinamica dell’episodio
La vittima ha raccontato di essere stata sequestrata e minacciata con una pistola, descrivendo un incontro che si è trasformato in un incubo. Secondo il suo racconto, l’aggressore l’avrebbe costretta a subire abusi all’interno di un appartamento, creando un clima di terrore e vulnerabilità. La denuncia immediata ha portato all’intervento delle forze dell’ordine, che hanno arrestato il presunto aggressore, ma la situazione si è complicata durante l’interrogatorio.
Divergenze nelle versioni
Durante l’udienza di convalida, l’imputato ha presentato la sua versione, sostenendo che il rapporto con la donna fosse consensuale. Secondo quanto dichiarato, i due si sarebbero incontrati casualmente per strada, dando origine a una conversazione che ha portato a uno scambio di numeri di telefono e alla promessa di un incontro nell’abitazione dell’uomo. Tuttavia, l’incontro avrebbe preso una piega inaspettata quando la donna, irritata, avrebbe minacciato di denunciarlo, portando all’intervento della Polizia.
La decisione del Gip
Il gip, dopo aver esaminato le circostanze, ha deciso di scarcerare l’uomo, considerandone la pericolosità “attenuata”. Questa decisione ha suscitato preoccupazioni e interrogativi sulla gestione delle denunce di violenza sessuale e sull’interpretazione del consenso. Infatti, il concetto di consenso è cruciale in questi casi, e le discrepanze nelle narrazioni possono complicare ulteriormente il processo legale.