Acquisiti anche i filmati della videosorveglianza
Vicenza, 19 aprile – Omicidio plurimo colposo: è l’accusa mossa dalla Procura di Vicenza per il crollo del Ponte dei Nori a Valdagno (Vicenza), costato la vita a Leone Nardon e al figlio Francesco, inghiottiti da una voragine. Si indaga anche su riprese di telecamere di sicurezza.
Un tragico evento ha colpito la comunità di Valdagno, in provincia di Vicenza, dove il crollo parziale del Ponte dei Nori ha causato la morte di due persone: Leone Nardon, 64 anni, e suo figlio Francesco, un giovane di 21 anni, studente di ingegneria. L’auto su cui viaggiavano è stata inghiottita da una voragine che si è aperta improvvisamente, precipitando nel torrente Agno.
Indagini in corso
La Procura di Vicenza ha aperto un fascicolo per omicidio plurimo colposo, attualmente senza indagati, per fare chiarezza su questa tragedia. Gli inquirenti stanno esaminando ogni dettaglio dell’incidente, incluso il sequestro delle immagini delle telecamere di sicurezza nelle vicinanze del ponte, che potrebbero fornire informazioni fondamentali su quanto accaduto. Il pubblico ministero Cristina Carunchio è responsabile delle indagini e a breve nominerà un consulente tecnico per analizzare la situazione.
La storia del ponte
Il Ponte dei Nori, che ha già subito un primo crollo nella notte tra il 15 e il 16 maggio del 1905 a causa di una piena dell’Agno, era già stato oggetto di attenzione da parte delle autorità locali. La struttura, che collega diverse zone della città, ha visto nel tempo numerosi interventi di manutenzione, ma la questione della sicurezza rimane un tema delicato. Le immagini della Fiat Ulysse dei Nardon, recuperate dai vigili del fuoco, sono ora sotto sequestro insieme al ponte, per garantire che le indagini possano procedere senza ostacoli.
Reazioni della comunità
La comunità di Valdagno è in lutto, e la morte di Leone e Francesco ha sollevato interrogativi sulla sicurezza delle infrastrutture locali. Molti cittadini chiedono chiarimenti e responsabilità, mentre le autorità promettono di fare chiarezza al più presto. Questo tragico evento mette in luce le vulnerabilità delle strutture pubbliche e la necessità di un monitoraggio costante, affinché simili incidenti non si ripetano in futuro.