Recuperati dai vigili del fuoco: il cadavere di uno dei due dispersi era nel bacino di laminazione, l’altro è stato individuato in un’ansa del corso d’acqua durante le operazioni di ricerca
Un grave incidente ha scosso il Vicentino, dove un padre di 65 anni e suo figlio di 34 anni sono stati coinvolti in un drammatico evento legato al maltempo. Nella notte tra giovedì 17 e venerdì 18 aprile, la loro auto è stata inghiottita da una voragine formatasi su un ponte a Valdagno, e successivamente è stata trascinata dalla violenta corrente del torrente Agno in piena.
Il ritrovamento dei due corpi, cadaveri recuperati dai vigili del fuoco
È stato ritrovato e recuperato nel bacino di laminazione di Trissino (Vicenza) il cadavere di uno dei due dispersi, padre e figlio, caduti con la loro auto all’interno di una voragine che si è formata nella tarda serata di giovedì a causa del maltempo sul ponte a Valdagno (Vicenza). Si tratta del corpo del padre. L’auto, stando alle ricostruzioni, è stata inghiottita nella buca finendo all’interno del torrente Agno. I vigili del fuoco di Vicenza impegnati già nella notte nelle ricerche hanno avvisato il cadavere all’interno del bacino e dalle 9:30 di questa mattina si sono impegnati nel recupero del corpo.
È stato poi recuperato dai vigili del fuoco anche il corpo di Francesco Nardon, il 34enne finito nel torrente Agno nell’auto assieme al padre Leone il cui cadavere è stato trovato e recuperato poco fa nel bacino di laminazione di Trissino, mentre le ricerche per il figlio proseguivano senza sosta. I due erano precipitati in una voragine apertasi a Valdagno (Vicenza) durante la piena dell’Agno di questa notte.
Operazioni di soccorso in corso
Le operazioni di soccorso sono iniziate intorno all’una di notte, quando i vigili del fuoco di Vicenza sono stati allertati per la situazione di emergenza. La piena del torrente ha creato condizioni estremamente pericolose, rendendo difficile il lavoro dei soccorritori. Le squadre di ricerca, dotate di droni e sommozzatori, hanno lavorato ininterrottamente per cercare di localizzare il giovane disperso, ma le acque impetuose hanno ostacolato le operazioni.
La tragedia ha avuto inizio a causa dell’ondata di maltempo e delle forti piogge che hanno colpito la zona, aprendo una voragine nel manto stradale di via Terragli. Testimoni oculari e le immagini delle telecamere di sorveglianza mostrano l’auto della famiglia Nardon mentre viene inghiottita dalla buca. Padre e figlio si trovavano a Valdagno per unirsi ai volontari della Protezione civile, impegnati nell’assistenza alle persone colpite dagli allagamenti.
La comunità in lutto
La comunità di Valdagno è scossa dalla notizia dell’incidente. Non sono stati trovati testimoni diretti che possano fornire ulteriori dettagli su come si sia svolto esattamente l’evento, ma le indagini delle forze dell’ordine continuano. I carabinieri stanno analizzando le registrazioni delle telecamere di sorveglianza nella zona per ricostruire con maggiore precisione la dinamica dell’incidente.
Le autorità hanno avvertito che la situazione rimane critica e che il torrente continua a presentare un forte rischio. Le operazioni di ricerca sono state amplificate, con la presenza di elicotteri e unità fluviali, monitorando il corso delle acque per evitare ulteriori rischi e coordinare al meglio i soccorsi.
Riflessioni sulla sicurezza
La tragedia di padre e figlio ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza delle infrastrutture nella zona, specialmente in un periodo in cui eventi meteorologici estremi stanno diventando sempre più frequenti. Le autorità locali sono chiamate a riflettere sulle misure preventive da adottare per evitare simili incidenti in futuro.
La situazione attuale è gravemente influenzata dalle condizioni meteorologiche avverse, che continuano a mettere a rischio la vita e la sicurezza dei cittadini, mentre la comunità si unisce nel dolore e nella preoccupazione.