Le accuse formali provengono da Amélie, una donna di 54 anni, e da un’altra donna di 34 anni, entrambe assistenti nel film “Les volets verts” diretto da Jean Backer. Gli incidenti risalgono al 2021, durante le riprese del film
Oggi, lunedì 24 marzo 2025, si apre a Parigi un processo che coinvolge Gérard Depardieu, uno degli attori più iconici del cinema francese indagato per stupro. L’attore è accusato di violenze e molestie sessuali in pubblico da due donne, un evento che segna un ulteriore capitolo nel contesto delle denunce di abusi che hanno preso piede in Francia, specialmente dopo il movimento #MeToo. Questo movimento ha incoraggiato molte vittime a rompere il silenzio riguardo a esperienze traumatiche vissute in ambito lavorativo e non solo. L’udienza di oggi, prevista per le 13:30, dovrebbe proseguire anche nella giornata di domani. Non si sa se Depardieu, che non si era presentato lo scorso ottobre alla convocazione in tribunale per il processo, poi rinviato, sarà presente. Il suo avvocato Jérémie Assous, nel caso dello scorso autunno, invocò in aula le conseguenze di un quadruplo by-pass coronarico e una grave forma di diabete. Stavolta, Depardieu dovrebbe esserci.
L’inizio del processo
Il processo contro Depardieu rappresenta un momento cruciale non solo per la sua carriera, ma anche per la lotta contro le molestie sessuali nel settore cinematografico. Le accuse formali provengono da Amélie, una donna di 54 anni, e da un’altra donna di 34 anni, entrambe assistenti alla scenografia e alla regia nel film “Les volets verts” diretto da Jean Backer. I fatti risalgono al 2021, durante le riprese del film.
- Amélie sostiene che l’attore le abbia fatto proposte oscene in presenza di altri membri del cast, se non addirittura davanti a tutto il cast del film.
- L’altra accusatrice ha dichiarato che Depardieu l’avrebbe ripetutamente toccata in modo inappropriato, definendo tali comportamenti come molestie sessuali.
Queste accuse non sono un caso isolato; nel corso degli anni, Depardieu è stato oggetto di denunce simili da parte di almeno una ventina di donne. Molte di queste procedure sono state archiviate a causa della prescrizione dei reati, ma la gravità delle accuse ha suscitato un ampio dibattito pubblico.
La posizione di Depardieu
Gérard Depardieu, ora 76enne, ha sempre negato le accuse mosse contro di lui. Il suo avvocato, Jérémie Assous, ha già sottolineato in passato le condizioni di salute dell’attore. Nella scorsa udienza, Depardieu non si era presentato in aula, ma sembra che questa volta possa essere presente. I legali dell’accusa, tuttavia, hanno dichiarato che l’attore gode di un “buono, se non ottimo, stato di salute” per quanto riguarda le sue condizioni cardiache e diabetiche.
Il contesto del processo
Il processo si svolge in un clima di crescente attenzione verso le questioni di genere e i diritti delle donne. In Francia, come in molte altre nazioni, il movimento #MeToo ha portato alla luce una serie di denunce di violenze e molestie, spingendo le istituzioni a prendere misure più severe contro tali comportamenti. La comparsa di Depardieu in aula non solo rappresenta un momento cruciale per la sua carriera, ma anche un simbolo della lotta contro l’impunità per gli abusi sessuali.
Le accuse contro Depardieu sollevano interrogativi sulle dinamiche di potere nel mondo del cinema, dove le figure di autorità possono abusare della loro posizione. Questo caso potrebbe contribuire a stimolare un cambiamento culturale all’interno dell’industria cinematografica, con un maggiore impegno verso la creazione di ambienti di lavoro sicuri e rispettosi.
Con l’inizio del processo, l’attenzione mediatica è destinata a rimanere alta. Le udienze potrebbero influenzare non solo la carriera di Depardieu, ma anche l’intero settore cinematografico francese. Le implicazioni legali e sociali di questo caso potrebbero avere ripercussioni durature, contribuendo a plasmare la percezione pubblica riguardo alle molestie e agli abusi nel mondo del lavoro.