L’ad di Webuild, Pietro Salini, annuncia un progetto chiave per il Ponte sullo Stretto di Messina. Gli investimenti futuri si concentreranno anche sulla risoluzione dell’emergenza acqua in Sicilia. E intanto Webuild cresce in Borsa salendo del 3,5% dopo i conti record: a Piazza Affari il titolo si attesta a 3,52 euro
Roma, 14 marzo – Pietro Salini, ad di Webuild, annuncia un progetto chiave per il Ponte sullo Stretto, che unirà 5 milioni di persone. Gli investimenti futuri si concentreranno anche sulla risoluzione dell’emergenza acqua in Sicilia, usando maggiori capitali privati.
Il dibattito sul Ponte sullo Stretto di Messina torna a essere centrale grazie alle recenti dichiarazioni di Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild. In un’intervista al “Corriere della Sera”, Salini ha messo in evidenza l’importanza di questo progetto, sottolineando come possa rappresentare un’opportunità unica di sviluppo economico e sociale per l’Italia. “Siamo in attesa a breve della decisione finale”, ha affermato, “l’azienda è pronta a partire insieme a tutte le altre imprese italiane, da Nord a Sud”.
Il significato del Ponte sullo Stretto
Il Ponte sullo Stretto non è solo un’infrastruttura fisica; è un simbolo di connessione, capace di unire due regioni e interi sistemi sociali ed economici. Salini ha evidenziato come questo progetto possa portare lavoro e opportunità a migliaia di giovani, collegando circa cinque milioni di persone con il resto d’Europa. Questa grande opera rappresenta un passo fondamentale per il futuro del Paese.
Nuovi progetti per affrontare le emergenze
Le ambizioni di Webuild non si limitano al Ponte. Salini ha accennato a un nuovo progetto che sarà presentato nei prossimi giorni, volto a risolvere le emergenze legate all’acqua potabile in Sicilia. “Gli investimenti legati all’acqua saranno la sfida del futuro”, ha dichiarato, mettendo in luce l’importanza di garantire l’accesso all’acqua potabile nell’isola. Questo progetto prevede:
- Costruzione di dissalatori
- Ripristino di bacini di stoccaggio
- Implementazione di nuove reti di distribuzione
Crescita e opportunità nel settore delle infrastrutture
Il contesto attuale è favorevole, con Webuild che ha già raggiunto i target di crescita per il 2025, registrando un incremento degli ordinativi e degli investimenti. “Stiamo investendo un miliardo in più rispetto a quanto previsto”, ha affermato Salini, evidenziando l’impegno dell’azienda nel settore delle infrastrutture. Negli ultimi dieci anni, Webuild ha portato avanti 330 progetti, di cui 30 solo in Italia, dimostrando una presenza significativa nel panorama nazionale.
Tuttavia, c’è ancora molto spazio per la crescita. Attualmente, il fatturato di Webuild in Italia rappresenta solo il 2% del mercato complessivo, rispetto al 10% della principale impresa concorrente in Francia. Questo gap rappresenta un’opportunità per l’azienda di espandere ulteriormente la propria attività, sfruttando le partnership consolidate con clienti importanti come RFI e ANAS.
Le parole di Salini non solo evidenziano le ambizioni di Webuild, ma anche il contesto più ampio in cui l’azienda opera. L’industria delle costruzioni in Italia ha bisogno di un rilancio, e il Ponte sullo Stretto potrebbe essere il catalizzatore per stimolare non solo l’economia locale, ma anche quella nazionale. Le grandi opere, come il Ponte, non sono solo progetti ingegneristici; sono opportunità per il futuro, in grado di creare posti di lavoro e migliorare la qualità della vita per milioni di persone.
In un momento in cui l’Italia affronta sfide economiche e sociali significative, il messaggio di Webuild è chiaro: investire in infrastrutture è investire nel futuro del Paese. Con la speranza che le prossime decisioni siano favorevoli, l’attenzione è ora rivolta a come questi ambiziosi progetti verranno realizzati e a quali benefici concreti porteranno alla società italiana.
Webuild cresce in Borsa: sale del 3,5% dopo i conti record
E intanto, Webuild sale in Borsa del 3,5% dopo i conti record. A Piazza Affari il titolo si attesta a 3,52 euro. Webuild è tonica in Borsa dopo i risultati record del 2024. I ricavi hanno registrato una crescita a doppia cifra a 12 miliardi di euro, in aumento del +20% sul 2023 e rispetto ad una guidance che li prevedeva superiori a 11 miliardi. L’utile netto si attesta a 247 milioni, in crescita rispetto ai 236 milioni dell’anno precedente. A Piazza Affari il titolo sale del 3,5% a 3,52 euro.