La Commissione Affari Giuridici dell’Eurocamera si oppone all’uso dell’art. 122 dei Trattati da parte della Commissione UE
In una recente sessione a porte chiuse, la Commissione Affari Giuridici dell’Eurocamera ha espresso un parere fortemente critico riguardo all’uso dell’articolo 122 dei Trattati da parte della Commissione Europea. Questa disposizione, che consente di bypassare la consultazione del Parlamento europeo, è stata invocata per sostenere la proposta di regolamento che istituisce lo strumento Safe, un elemento chiave del piano di riarmo dell’Unione Europea voluto dalla presidente Ursula von der Leyen.
Parere legale della commissione Juri
Il servizio stampa dell’Eurocamera ha reso noto che la commissione Juri ha approvato un parere legale in cui si afferma che l’utilizzo dell’articolo 122 non rappresenta una base giuridica appropriata per la proposta in discussione. Questo parere legale potrebbe avere ripercussioni significative sul futuro del piano di riarmo, poiché sottolinea l’importanza della trasparenza e della partecipazione democratica nel processo decisionale dell’Unione Europea.
Tensioni interne all’Eurocamera
L’articolo 122 è stato storicamente utilizzato in situazioni di emergenza, ma la sua applicazione in questo contesto solleva interrogativi su come l’Unione intenda gestire le sue politiche di difesa e sicurezza. La decisione della commissione Juri di esprimere riserve su questo approccio mette in evidenza le tensioni interne all’Eurocamera riguardo alla gestione delle risorse e alla governance della sicurezza collettiva.
Prospettive future
Inoltre, il parere della commissione verrà comunicato al presidente del Parlamento europeo, il quale dovrà ora valutare se avviare ulteriori passi legali o politici. Questo sviluppo si colloca in un contesto più ampio, in cui l’Unione Europea sta cercando di rafforzare la sua autonomia strategica e la propria capacità di difesa, soprattutto alla luce delle attuali tensioni geopolitiche.
Il dibattito è destinato a infiammarsi ulteriormente, poiché diversi gruppi politici all’interno del Parlamento europeo esprimono opinioni divergenti sulla direzione da prendere. La questione del riarmo e della spesa per la difesa è diventata un tema cruciale, specialmente dopo l’invasione russa dell’Ucraina, che ha spinto molti Stati membri a riconsiderare le proprie politiche di sicurezza. Le prossime settimane saranno decisive per il futuro di questo piano, con la possibilità di ulteriori sviluppi significativi.