Dal tardo pomeriggio di mercoledì 26 marzo, la nave oceanografica Fugro Mercator non è più incagliata nel porto di Portoferraio. Le operazioni di rimozione, avviate subito dopo l’incidente del 22 marzo, hanno garantito il salvataggio delle 11 persone a bordo. La Guardia Costiera ha coordinato le attività, conclusesi con successo nonostante le avverse condizioni meteorologiche.
Nel tardo pomeriggio di mercoledì 26 marzo, la motonave oceanografica “Fugro Mercator” ha finalmente lasciato la sua posizione di stallo sugli scogli di Enfola, all’isola d’Elba. Le operazioni di rimozione, durate alcuni giorni e coordinate dalla Guardia Costiera di Portoferraio, si sono concluse con successo alle ore 18:30, con l’ingresso della nave in cantiere. Questo evento ha suscitato notevole interesse, non solo per la complessità dell’operazione, ma anche per le implicazioni relative alla sicurezza marittima.
L’incidente e le operazioni di emergenza
L’incidente, avvenuto nella notte di sabato 22 marzo, ha destato preoccupazione per la sicurezza delle 11 persone a bordo, tutte tratte in salvo senza alcun problema. Le autorità locali hanno immediatamente attivato le procedure di emergenza, avviando un’operazione di recupero che si è rivelata complessa e delicata. Gli interventi iniziali hanno previsto la stabilizzazione della nave, fondamentale per evitare ulteriori danni e rischi di inquinamento.
Le fasi delle operazioni di rimozione
Le operazioni di rimozione hanno incluso:
- Svuotamento delle casse di carburante per ridurre il rischio di fuoriuscite.
- Posizionamento di palloni idrostatici, strumenti essenziali per garantire il galleggiamento della motonave durante il disincaglio.
- Monitoraggio delle condizioni meteorologiche, che minacciavano di compromettere i lavori.
Nonostante le avverse condizioni, il team di esperti ha proceduto con determinazione. La decisione di continuare è stata presa dopo attenti sopralluoghi e valutazioni tecniche, evidenziando l’impegno e la professionalità degli operatori coinvolti.
Il ruolo della Guardia Costiera
Il coordinamento della Guardia Costiera di Portoferraio ha giocato un ruolo cruciale in questa operazione. Le forze locali hanno garantito non solo la sicurezza della navigazione, ma anche la protezione dell’ecosistema marino circostante, evitando potenziali fuoriuscite di carburante che avrebbero potuto danneggiare la fauna e la flora marina dell’area.