Matteo Salvini - alanews.it
Scattano gli applausi. La durata del mandato si allunga a 4 anni. Il segretario a ruota libera: “Grazie amica Meloni, autonomia e premierato insieme. La motosega di Milei va usata contro Bruxelles. Da noi Elon Musk, in altre piazze ieri TikToker di Roccaraso”
Matteo Salvini è stato ufficialmente confermato segretario della Lega fino al 2029, durante il congresso federale del partito tenutosi nella storica Fortezza da Basso di Firenze. Con una votazione per acclamazione e l’unica candidatura presentata, il leader leghista ha ottenuto un sostegno unanime, accolto da un’ovazione e da applausi da parte dei delegati accorsi da tutta Italia. Questo congresso ha segnato non solo la sua terza conferma, ma anche un cambiamento significativo nel regolamento interno del partito, che prevede un allungamento del mandato a quattro anni.
Il clima di festa e di unità che ha caratterizzato l’evento è stato palpabile, con molti militanti in piedi ad applaudire il loro leader. La decisione di confermare Salvini, già segretario dal 2013, riflette la fiducia che i membri del partito ripongono in lui, nonostante le sfide politiche che la Lega ha affrontato negli ultimi anni. L’elezione di Salvini non è solo un riconoscimento della sua leadership, ma anche una chiara indicazione della direzione che il partito intende prendere nei prossimi anni.
Durante il suo intervento, Salvini ha affrontato la questione di un possibile ritorno al Viminale, il ministero dell’Interno, affermando di voler discuterne con l’attuale titolare Matteo Piantedosi e con la premier Giorgia Meloni. “Io sono a disposizione dell’Italia e della Lega, senza avere smanie”, ha dichiarato, sottolineando la sua volontà di ascoltare le esigenze del partito e degli elettori. Questo approccio collaborativo potrebbe essere cruciale per la stabilità del governo, in un momento in cui la Lega cerca di riaffermare la propria influenza in un’alleanza di centrodestra.
Salvini ha descritto Piantedosi come un “ottimo ministro” e “amico”, evidenziando la necessità di mantenere un dialogo costruttivo all’interno della coalizione. Queste dichiarazioni sembrano voler rassicurare i militanti sulla coesione interna del partito, mentre si preparano ad affrontare le sfide future in un contesto politico in continua evoluzione.
Un altro tema centrale del congresso è stata la questione dell’autonomia regionale, che Salvini ha definito “non un capriccio, ma la salvezza di tutta l’Italia”. Il segretario ha argomentato che l’autonomia è fondamentale per garantire parità di diritti e condizioni in tutto il Paese, sostenendo che il merito deve essere al centro della politica italiana. Questo richiamo all’autonomia rispecchia le radici della Lega, un partito nato per difendere gli interessi delle regioni settentrionali e che ora cerca di ampliare il proprio appeal a livello nazionale.
Salvini ha anche ringraziato Meloni per il suo supporto e ha sottolineato come l’autonomia e il premierato debbano andare “mano nella mano”. Questa affermazione evidenzia un’intenzione strategica di rafforzare le alleanze all’interno della maggioranza, mirando a una cooperazione più profonda su questioni chiave.
Durante il congresso, Salvini ha espresso forti critiche nei confronti del Green Deal europeo, definendolo un “mega dazio” che danneggia le imprese italiane. Ha invocato l’uso della “motosega di Milei”, riferimento al presidente argentino, per “sfoltire” le normative europee che, secondo lui, ostacolano la competitività delle aziende italiane. Queste dichiarazioni rispecchiano un crescente malcontento nei confronti delle politiche europee, che molti politici italiani considerano onerose e poco pratiche per le realtà locali.
Salvini ha inoltre messo in guardia contro le conseguenze di una guerra commerciale con gli Stati Uniti, sostenendo che un dialogo costruttivo sia essenziale per proteggere gli interessi economici italiani. Ha sottolineato l’importanza di evitare conflitti che potrebbero danneggiare le piccole e medie imprese, proponendo una linea di intervento più pragmatica e orientata al benessere dei cittadini.
Un momento significativo del congresso è stato quando Salvini ha parlato della violenza di genere e dei femminicidi, evidenziando la necessità di una società che rispetti la dignità delle donne. Ha fatto riferimento a culture in cui le donne sono sottomesse, affermando la sua ferma opposizione a tali ideologie. Questo discorso ha rivelato un tentativo di posizionare la Lega come un partito che si preoccupa attivamente delle questioni sociali, cercando di attrarre voti da un elettorato più ampio e diversificato.
In un passaggio più personale, il segretario ha condiviso le sue riflessioni sul tempo sottratto ai suoi figli a causa del suo impegno politico, esprimendo gratitudine verso i militanti per il supporto ricevuto. Questa apertura ha reso il suo intervento più umano, avvicinando il leader ai suoi sostenitori e creando un legame emotivo con la platea.
“Al prossimo congresso sarò qui con orgoglio di essere qui da delegato perché qua, non so chi e non so come, ma so che ci sarà il prossimo segretario federale, non vedo l’ora”, ha aggiunto Salvini, dal palco del congresso della Lega in corso a Firenze.
Matteo Salvini ha concluso il suo intervento al Congresso della Lega, durato un’ora, con un momento di emozione parlando dei figli. “Il tempo che tolgo alla mia famiglia è quello che mi pesa di più”, ha detto con la voce rotta e fermandosi qualche istante. Quindi ha continuato: “Ma è giusto farlo”. Poi ha salutato la platea dicendo: “Viva la Lega, la libertà e i popoli d’Europa”. Parole accolte da applausi e cori come “Matteo, Matteo!” o “Abbiamo solo un capitano, un capitano”.
Salvini ha concluso il suo intervento sottolineando la necessità di un’apertura e di un coinvolgimento maggiori all’interno del partito. Ha esortato i militanti a mettersi in gioco, riconoscendo che il futuro della Lega dipende dalla capacità di attrarre nuove idee e talenti. Questa chiamata all’azione indica una volontà di rinnovamento e di adattamento alle sfide contemporanee, mentre la Lega cerca di riaffermare la sua leadership nella coalizione di centrodestra.
In un contesto politico in continua evoluzione, il congresso della Lega ha rappresentato un momento cruciale per il partito e per il suo leader. La conferma di Salvini segna un passo significativo nel consolidamento della sua leadership, mentre il partito si prepara ad affrontare le sfide che lo attendono nei prossimi anni.
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