La Guardia di Finanza di Venezia ha arrestato tre giovani italiani di Venezia, Treviso e Pordenone, sequestrando 18 chili di hashish e marijuana. I pusher, incensurati, gestivano una rete di spaccio tramite una nota piattaforma di messaggistica. Trovati anche oltre 30mila euro in contanti.
La recente operazione della Guardia di Finanza di Venezia ha portato all’arresto di tre giovani italiani e al sequestro di 18 chili di stupefacenti, tra cui hashish e marijuana. Questo intervento si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione per il traffico di sostanze illecite nella regione, con una rete di spaccio attiva sulla terraferma veneziana. I militari hanno anche confiscato oltre 30mila euro in contante, considerati proventi dell’attività illecita. Gli arrestati, alcuni dei quali senza precedenti penali, sono stati trasferiti in carcere su disposizione dell’autorità giudiziaria.
Metodi di spaccio e rete di distribuzione
Le indagini hanno rivelato che i tre giovani utilizzavano una nota piattaforma di messaggistica istantanea per mantenere i contatti con fornitori e clienti. Questo approccio ha consentito loro di operare in modo riservato e di espandere la loro rete di distribuzione. Attraverso attività di monitoraggio e intercettazione, le forze dell’ordine sono riuscite a raccogliere prove sufficienti per condurre agli arresti e ai sequestri.
L’operazione, avvenuta il 3 aprile 2025, è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Venezia. Secondo gli investigatori, il traffico di droga nella regione è in crescita, con nuovi gruppi di spaccio che emergono frequentemente. Le autorità hanno intensificato i controlli e le operazioni per contrastare questo fenomeno, specialmente nelle zone più vulnerabili e nei quartieri con una maggiore presenza di giovani.
Preoccupazioni e risposte delle autorità
Durante le perquisizioni, gli agenti hanno rinvenuto attrezzature utilizzate per il confezionamento e la distribuzione della droga, evidenziando la professionalità con cui i giovani operavano. Ciò ha sollevato preoccupazioni tra gli esperti di sicurezza e le autorità locali, che temono una diffusione del fenomeno tra i giovani e un aumento dei rischi associati al consumo di sostanze stupefacenti.
In risposta a questa situazione, il sindaco di Venezia ha dichiarato la necessità di intensificare le politiche di prevenzione e sensibilizzazione sui rischi legati all’uso di stupefacenti. È emersa l’importanza di collaborare con le scuole e le associazioni giovanili per informare i ragazzi sui pericoli legati al consumo di droghe e per promuovere stili di vita sani.