Lee era stato condannato in primo grado per aver fornito false dichiarazioni durante la campagna elettorale presidenziale del 2022
L’Alta Corte di Seul ha recentemente emesso una sentenza decisiva che ha scagionato Lee Jae-myung, leader del Partito Democratico e figura di spicco dell’opposizione sudcoreana. Questa decisione, comunicata dall’agenzia di stampa Yonhap, rappresenta una vittoria legale significativa per Lee, il quale era stato condannato in primo grado per aver fornito false dichiarazioni durante la campagna elettorale presidenziale del 2022. La sentenza non solo lo libera da tali accuse, ma segna anche un passo cruciale verso la sua partecipazione alle prossime elezioni presidenziali.
Dettagli del caso
Lee Jae-myung era stato inizialmente condannato a un anno di carcere, pena sospesa per due anni, dalla Corte centrale distrettuale di Seul. Le accuse contro di lui includevano violazioni del Public Official Election Act, in particolare:
- Fornire false dichiarazioni durante un’interrogazione parlamentare nell’ottobre 2021.
- Negare legami con un individuo coinvolto in uno scandalo di corruzione fondiaria.
La decisione dell’Alta Corte ha ribaltato il verdetto di primo grado, liberando Lee da ogni addebito e rimuovendo un importante ostacolo alla sua carriera politica. In un momento di esultanza, Lee ha dichiarato di essere “grato alla Corte per aver emesso un giudizio basato su verità e giustizia”, criticando il governo per aver sprecato risorse pubbliche nella sua persecuzione legale, piuttosto che affrontare questioni urgenti come gli incendi boschivi che hanno colpito il sud-est della Corea del Sud.
Reazioni politiche
La decisione ha suscitato reazioni contrastanti nel panorama politico sudcoreano. Il People Power Party, il partito al governo di Yoon Suk-yeol, ha espresso forte rammarico per l’assoluzione di Lee. Kweon Seong-dong, leader del partito, ha sottolineato che molti politici hanno visto le loro carriere rovinarsi a causa di accuse simili, manifestando incredulità per l’assoluzione di Lee in circostanze analoghe. Questa polemica evidenzia le divisioni politiche in Corea del Sud e la crescente tensione tra le forze di governo e quelle di opposizione.
Il contesto delle elezioni presidenziali
Con questa assoluzione, Lee Jae-myung si posiziona come uno dei principali candidati per le prossime elezioni presidenziali, che potrebbero tenersi molto presto, nel caso in cui la Corte costituzionale confermasse l’impeachment del presidente Yoon Suk-yeol. Le elezioni, che potrebbero avvenire entro 60 giorni, rappresentano un’opportunità cruciale per Lee, che nel 2022 ha perso le elezioni presidenziali contro Yoon con un margine estremamente ridotto dello 0,73%, il più esiguo mai registrato nella storia elettorale del paese. Lee ha ricoperto ruoli di rilievo, come sindaco di Seongnam e governatore della provincia di Gyeonggi, guadagnando un forte sostegno popolare, in particolare tra le generazioni più giovani.
L’assoluzione di Lee Jae-myung non solo altera l’equilibrio politico in Corea del Sud, ma solleva anche interrogativi su come la giustizia e la politica interagiscano in un contesto caratterizzato da intense rivalità. La sua prossima campagna elettorale sarà osservata con grande attenzione, poiché il risultato delle elezioni potrà avere un impatto significativo sul futuro politico del paese. Con Lee che ora torna in gioco come candidato forte, il panorama politico sudcoreano è destinato a rimanere vivace e altamente competitivo nei mesi a venire.