Dal 5 maggio trattenute salariali forzate in arrivo
Il ministero dell’Istruzione degli Usa inizierà a riscuotere i prestiti studenteschi in default attraverso la trattenuta forzata dei salari. Circa 5,3 milioni di ex studenti saranno interessati dalla misura. I pagamenti governativi saranno trattenuti da chi ha debiti.
Negli Stati Uniti, il ministero dell’Istruzione ha annunciato un’importante inversione di rotta riguardo ai prestiti studenteschi, avviando una nuova fase di riscossione forzata che inizierà il 5 maggio. Questa misura interesserà circa 5,3 milioni di ex studenti che non hanno rispettato i piani di pagamento, prevedendo la trattenuta forzata di salari e altri pagamenti governativi. La ministra dell’Istruzione, Linda McMahon, ha dichiarato che “i contribuenti americani non saranno più costretti a fare da garanzia a politiche irresponsabili sui prestiti studenteschi”.
La fine di un periodo di tolleranza
Questa iniziativa segna la fine di un periodo di tolleranza iniziato nel marzo 2020, in risposta alla pandemia di Covid-19, durante il quale molte misure di recupero dei debiti erano state sospese. Sotto l’amministrazione di Joe Biden, sono stati proposti diversi piani per un condono generalizzato dei prestiti, ma ogni tentativo è stato ostacolato da controversie legali. La decisione di riprendere le procedure di riscossione arriva in un contesto in cui il debito studentesco negli Stati Uniti ha raggiunto cifre record, superando i 1.700 miliardi di dollari.
Le nuove modalità di riscossione
La nuova strategia prevede che, dopo un preavviso di 30 giorni, il Ministero dell’Istruzione inizierà a trattenere una parte dei salari dei debitori in default attraverso il programma di compensazione del Dipartimento del Tesoro. Questo programma consente al governo di trattenere rimborsi fiscali e stipendi federali per recuperare i debiti.
Le implicazioni di questa misura sono significative: molti ex studenti si trovano già in difficoltà economiche e la possibilità di vedere una parte del loro stipendio trattenuta potrebbe aggravare ulteriormente la loro situazione finanziaria. Esperti finanziari avvertono che un approccio così rigido potrebbe portare a conseguenze negative, non solo per i debitori, ma anche per l’economia in generale, riducendo il potere d’acquisto di milioni di cittadini.
La posizione dell’amministrazione Trump
Con queste nuove regole, l’amministrazione Trump sembra voler affrontare la crescente preoccupazione riguardo alla sostenibilità del sistema dei prestiti studenteschi e alla responsabilità dei debitori, in un panorama politico ed economico già complesso.