CITTÀ DEL VATICANO, 28 MAR – Il Papa esprime il suo profondo dolore per le vittime e la devastazione causata dal terremoto nel sud-est asiatico, in particolare in Myanmar e Thailandia. Offre preghiere e supporto agli sfollati e al personale di emergenza.
Il recente terremoto che ha colpito Myanmar e Thailandia ha scosso profondamente non solo le comunità locali, ma anche il mondo intero. Il Papa ha espresso il suo profondo dolore per le perdite di vite umane e la devastazione causata da questo tragico evento. In un telegramma inviato dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, il pontefice ha offerto preghiere per le vittime e ha manifestato la sua vicinanza spirituale a tutte le persone colpite.
La devastazione del terremoto
Il terremoto, di magnitudo 6.8, ha colpito il sud-est asiatico nella notte del 27 marzo 2025, causando ingenti danni e una significativa perdita di vite umane. Le scosse hanno interessato in particolare le aree montuose del Myanmar, dove le infrastrutture sono state gravemente danneggiate, e alcune province della Thailandia, dove la popolazione ha avvertito il tremore e ha riscontrato danni a edifici e strade. Le prime stime indicano:
- Decine di morti;
- Migliaia di feriti;
- Numerosi edifici crollati;
- Famiglie rimaste senza un tetto.
Il Papa ha voluto non solo esprimere il proprio dolore, ma anche incoraggiare le operazioni di soccorso. Ha pregato affinché il personale di emergenza, che sta lavorando instancabilmente per prestare aiuto ai feriti e agli sfollati, riceva la forza e il supporto necessari per affrontare questa difficile situazione.
Gli sforzi di soccorso
Le autorità locali stanno coordinando gli sforzi di soccorso con l’aiuto di organizzazioni internazionali e ONG. Tuttavia, le operazioni di salvataggio sono rese difficili dalla distruzione delle strade e dall’accesso limitato alle zone più colpite. I soccorritori stanno lavorando senza sosta per:
- Trovare eventuali sopravvissuti tra le macerie;
- Portare cibo e acqua potabile;
- Fornire assistenza medica a chi ne ha bisogno.
La comunità internazionale ha già iniziato a rispondere all’emergenza. Diverse nazioni hanno offerto aiuti e supporto logistico. La Croce Rossa e altre organizzazioni umanitarie stanno fornendo kit di emergenza e assistenza sanitaria. L’UNICEF ha lanciato un appello per raccogliere fondi per aiutare i bambini e le famiglie colpite, sottolineando l’importanza di garantire protezione e assistenza a lungo termine.