Degli ultras | Photo by Biso licensed under CC BY 4.0 (https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/deed.en) - Alanews.it (immagine di archivio)
Cremona, 28 Marzo – Tre mesi dopo la guerriglia tra i tifosi di Cremonese e Brescia, la Questura ha completato le indagini: 24 denunciate e 14 Daspo. Scontri avvenuti prima del derby di serie B del 29 dicembre, coinvolgendo anche ultras francesi.
Cremona è tornata al centro dell’attenzione dopo gli scontri tra tifosi avvenuti il 29 dicembre, in occasione del derby di Serie B tra la Cremonese e il Brescia. La Questura di Cremona ha recentemente reso noti i risultati della prima fase dell’indagine, che ha portato a 24 denunce e a 14 provvedimenti di Daspo, il divieto di accesso agli stadi per un totale di 32 anni. Questo episodio di violenza evidenzia un problema persistente nel calcio italiano, legato alla cultura degli ultras.
Il primo episodio di violenza si è verificato in piazza Libertà, dove un gruppo di ultras bresciani ha tentato di avvicinarsi a un bar frequentato dai supporter locali. Qui, le tensioni sono esplose, dando vita a un violento scontro che ha richiesto l’intervento immediato delle forze dell’ordine. Grazie alla prontezza della polizia, le sassate e le colluttazioni sono state contenute prima che la situazione degenerasse ulteriormente.
Le tensioni non si sono placate e, dopo la partita, un secondo scontro ha avuto luogo nelle strade adiacenti allo stadio. Un gruppo di tifosi bresciani ha tentato di forzare il cordone di sicurezza predisposto dalle forze dell’ordine, cercando di affrontare i tifosi cremonesi. Solo l’intervento decisivo del Reparto Mobile, che ha fatto uso di lacrimogeni, ha impedito che lo scontro si trasformasse in una vera e propria battaglia.
Le indagini condotte dalla Digos di Cremona e Brescia hanno portato a un quadro chiaro della situazione. Attraverso un’analisi dettagliata dei filmati registrati dalle telecamere di sorveglianza, gli investigatori sono riusciti a identificare numerosi partecipanti agli incidenti. Le accuse mosse includono:
Tra i denunciati, spicca la presenza di due cittadini francesi, noti per la loro appartenenza a frange radicali della tifoseria dell’Olympique Marsiglia. Questi individui, legati al tifo organizzato cremonese, hanno richiesto un’attività investigativa complessa e transfrontaliera.
Il bilancio finale degli scontri è preoccupante e mette in luce una questione che ha afflitto il calcio italiano per anni: la violenza legata agli ultras. A fronte di 24 denunciati, i 14 Daspo emessi dalla Divisione Anticrimine della Questura di Cremona rappresentano un tentativo di arginare il fenomeno. Tuttavia, molti esperti sostengono che servano misure più incisive per affrontare questa problematica. Il Daspo, infatti, è una misura preventiva che impedisce ai tifosi violenti di accedere agli stadi, ma non risolve il problema alla radice.
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