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Tony Effe indagato per rissa aggravata: coinvolto in uno scontro con tre buttafuori assieme a degli amici

Recentemente, il rapper Tony Effe, il cui vero nome è Nicolò Rapisarda, è stato formalmente indagato per rissa aggravata a seguito di un episodio avvenuto due anni fa in Costa Smeralda. La notizia è stata riportata da diverse testate, tra cui il quotidiano Repubblica, che ha rivelato i dettagli di un’inchiesta condotta dalla Procura. La notifica dell’indagine è giunta all’artista e al suo legale, Donatella Cerè, solo il 10 marzo 2025, segnalando la conclusione di un lungo processo di raccolta di prove che ha coinvolto anche la testimonianza di vari testimoni e la revisione di filmati di sorveglianza.

L’Inchiesta della Procura

L’episodio incriminato risale all’agosto del 2023 e si è verificato fuori da una discoteca di Porto Cervo, una delle località più esclusive e frequentate da celebrità durante il periodo estivo. Secondo le ricostruzioni, Tony Effe e un gruppo di amici sono stati respinti all’ingresso del locale. Questo gesto ha scatenato una reazione violenta, culminata in uno scontro con tre buttafuori presenti per garantire la sicurezza del locale.

L’alterco ha portato a un vero e proprio caos, con sei persone rimaste ferite nell’incidente. Tuttavia, sorprendentemente, nessuna di queste ha sporto denuncia immediata, il che ha reso più difficile per le autorità identificare i responsabili. La situazione è stata ulteriormente complicata dall’assenza di testimoni disposti a parlare pubblicamente dell’accaduto, un fenomeno non raro in situazioni di alta tensione come quelle che si verificano nel mondo della vita notturna.

I Coinvolti nell’Inchiesta

Oltre a Tony Effe, tra gli indagati figurano anche un noto pugile milanese, che è stato un compagno di viaggio e di lavoro dell’artista, e un ultrà della Lazio, entrambi di 33 anni. La presenza di questi individui suggerisce che l’incidente abbia coinvolto una cerchia ristretta di persone legate al rapper, il che potrebbe complicare ulteriormente la sua posizione legale.

L’inchiesta ha messo in luce non solo la dinamica della rissa, ma anche il contesto sociale e culturale in cui si è sviluppata. Porto Cervo, infatti, è un simbolo della vita notturna italiana, spesso associata a eccessi e comportamenti trasgressivi, specialmente durante la stagione estiva, quando la località è affollata da turisti e personaggi pubblici.
Le accuse formulate dalla Procura non si limitano alla rissa aggravata; Tony Effe potrebbe anche dover rispondere dell’accusa di danneggiamento.

Redazione

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