Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, attacca Rupert Murdoch sul suo social Truth, criticando il sondaggista di Fox News e la presunta posizione “filo cinese” del Wall Street Journal. Accusa Murdoch di non sbarazzarsi del sondaggista che disprezza il movimento Maga.
Donald Trump ha recentemente espresso le sue frustrazioni nei confronti di Rupert Murdoch, il potente magnate dei media, criticando i sondaggi di Fox News e la presunta inclinazione “filo cinese” del Wall Street Journal. Queste dichiarazioni, pubblicate sul suo profilo di Truth Social, evidenziano il crescente attrito tra il presidente Usa e il mondo dei media tradizionali.
Critiche ai sondaggi di Fox News
Nel suo post, Trump ha affermato che Murdoch gli aveva promesso di allontanare il sondaggista di Fox News, accusato di avere una visione distorta sia di lui che del movimento Maga (Make America Great Again). “Questo sondaggista ha frainteso me e il movimento per anni”, ha dichiarato Trump, enfatizzando la sua insoddisfazione per quelle che percepisce come rappresentazioni fuorvianti della sua figura e della sua agenda politica.
Accuse al Wall Street Journal
Oltre a criticare Fox News, Trump ha espresso preoccupazioni anche per il Wall Street Journal, accusandolo di avere una visione favorevole verso la Cina. “Dovrebbero iniziare a fare dei cambiamenti al Wall Street Journal, che ama la Cina. Che schifo!!!”, ha aggiunto, sottolineando il suo crescente allarme per le relazioni tra Stati Uniti e Cina e per come queste vengono trattate dai media.
Un contesto di tensione mediatica
Questa polemica non è nuova. Negli ultimi anni, Trump ha frequentemente criticato i media tradizionali, accusandoli di parzialità e di mancata rappresentazione della sua base di sostenitori. La tensione tra Trump e Murdoch riflette un cambiamento più ampio nel panorama politico americano, dove le divisioni tra le diverse fazioni repubblicane si fanno sempre più marcate. Murdoch, avendo avuto un ruolo cruciale nel plasmare l’informazione politica negli Stati Uniti, si trova ora in una posizione delicata, cercando di bilanciare le esigenze di un pubblico in evoluzione e le sue stesse strategie editoriali.
Il recente attacco di Trump rappresenta un ulteriore capitolo in questa complessa relazione, con il magnate dei media che deve affrontare le pressioni sia dall’interno del suo impero mediatico che dall’esterno.