La tv di Stato turca Trt ha licenziato un’attrice per aver sostenuto un boicottaggio criticando il governo. Il movimento, allargatosi alla cultura, è una risposta a chi ignora il popolo. Il direttore di Trt lo definisce divisivo. La crisi politica attuale, innescata dall’arresto del sindaco di Istanbul, ha suscitato proteste di massa contro il presidente Erdogan.
La situazione politica in Turchia si fa sempre più complessa, con eventi recenti che mettono in evidenza le tensioni tra il governo e il mondo della cultura. La televisione di Stato turca, Trt, ha preso una decisione controversa, licenziando un’attrice per il suo sostegno a un boicottaggio contro le autorità. Questo boicottaggio, inizialmente rivolto a marchi e aziende considerate filo-governative, ha rapidamente ampliato il suo ambito, coinvolgendo anche il settore culturale. Il movimento ha guadagnato visibilità sui social media, diventando un simbolo di resistenza contro istituzioni che, secondo i sostenitori, trascurano le esigenze della popolazione.
La reazione di Trt al sostegno dell’attrice
Zahid Sobaci, direttore generale di Trt, ha dichiarato in un post su X che le affermazioni dell’attrice sono “incoerenti” con i principi dell’emittente. Ha definito il boicottaggio “divisivo” e ha avvertito che simili azioni potrebbero portare a ulteriori provvedimenti in futuro. Secondo il quotidiano Cumhuriyet, l’attrice coinvolta è Aybuke Pusat, nota per il suo ruolo in una serie televisiva di successo trasmessa da Trt.
Il supporto per Aybuke Pusat
Il sostegno per Pusat è emerso da diverse figure del mondo dello spettacolo e dal leader del CHP, Özgür Ozel, che ha espresso la sua solidarietà. Questo episodio si inserisce in un contesto di crescente tensione politica in Turchia, aggravato dall’arresto di Ekrem İmamoğlu, sindaco di Istanbul e figura di spicco dell’opposizione. Le proteste di massa che ne sono seguite hanno visto centinaia di migliaia di cittadini scendere in piazza per esprimere il loro dissenso nei confronti del governo di Recep Tayyip Erdoğan.
Un clima culturale in deterioramento
Il caso di Pusat mette in luce le crescenti difficoltà che artisti e professionisti del settore culturale affrontano in Turchia. Con un ambiente politico sempre più ostile e repressivo, la reazione del governo a questo episodio potrebbe avere ripercussioni significative sul clima culturale e sociale del paese. L’industria culturale, già sotto pressione a causa di una crescente censura e controllo statale, si trova ora a dover affrontare nuove sfide in un panorama sempre più complesso.