Vertice a Parigi con Emmanuel Macron, coinvolgendo circa trenta paesi alleati dell’Ucraina, inclusa l’Italia con la premier Giorgia Meloni. Focus sulle garanzie di sicurezza per Kiev e ulteriori aiuti militari francesi. Importanza della cooperazione per la pace in Ucraina sottolineata.
Oggi, 27 marzo 2025, Parigi si trasforma nel centro nevralgico della diplomazia europea e mondiale con l’apertura di un nuovo vertice dedicato all’Ucraina, ospitato nei prestigiosi saloni dell’Eliseo. Questo incontro, noto come il vertice dei “volenterosi”, riunisce attorno al presidente francese Emmanuel Macron una trentina di Paesi alleati, inclusa l’Italia, rappresentata dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La questione centrale sul tavolo riguarda la definizione delle garanzie di sicurezza da offrire a Kiev nel contesto di un eventuale accordo di pace con la Russia.
L’atmosfera del vertice è caratterizzata da un mix di speranza e urgenza, poiché il conflitto in Ucraina continua a causare devastazione e instabilità nella regione. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, presente all’incontro, ha avuto un incontro bilaterale con Macron la sera precedente, durante il quale il leader francese ha annunciato un significativo pacchetto di aiuti militari per l’Ucraina, ammontante a 2 miliardi di euro. Questo gesto non solo rappresenta un sostegno materiale, ma anche un forte messaggio politico di unità e determinazione da parte dei paesi europei nel sostenere la sovranità ucraina.
Partecipanti e importanza della cooperazione internazionale
Fra i partecipanti al vertice, oltre a Meloni, ci sono figure di spicco come il premier britannico Keir Starmer, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il vice presidente turco Cevdet Yilmaz. La presenza di tali leader sottolinea l’importanza della cooperazione internazionale per affrontare le sfide poste dalla guerra in Ucraina. Sono attesi anche il capo della NATO, Mark Rutte, e alti funzionari dell’Unione Europea, il che evidenzia la dimensione multilaterale del dibattito.
Ordine del giorno del vertice
L’ordine del giorno del vertice è articolato attorno a quattro punti principali:
- Proseguimento degli aiuti militari: Ogni Paese partecipante è chiamato a rivedere e, se necessario, aumentare il proprio impegno nel fornire supporto militare e finanziario a Kiev. Ciò è particolarmente rilevante per rafforzare le capacità difensive dell’Ucraina, soprattutto in un periodo di tensioni elevate con la Russia;
- Modalità per un cessate il fuoco completo: Il vertice dovrà affrontare le complesse dinamiche di negoziazione tra le parti in conflitto e cercare di stabilire un terreno comune per avviare un dialogo costruttivo. La pace duratura può essere raggiunta solo attraverso un impegno sincero da parte di entrambe le parti;
- Preparazione per un potenziale dopo-tregua: È fondamentale pensare a come ricostruire l’Ucraina e promuovere la stabilità nella regione una volta che le ostilità si saranno fermate. Ciò implica non solo la ricostruzione infrastrutturale, ma anche il rafforzamento delle istituzioni democratiche e del tessuto sociale del Paese;
- Condizioni per il dispiegamento di una forza europea in Ucraina: Questa proposta, sostenuta dalla coppia franco-britannica, potrebbe costituire un passo significativo verso la garanzia della sicurezza a lungo termine per l’Ucraina, ma solleva interrogativi sulla sua attuazione e sulla reazione da parte della Russia.
La visione dell’Eliseo
L’Eliseo ha enfatizzato che “la miglior garanzia di sicurezza sono i mezzi che daremo all’Ucraina per difendersi”. Questo approccio sottolinea la necessità di fornire all’Ucraina non solo supporto immediato, ma anche strumenti a lungo termine per garantire la propria autodifesa. Inoltre, la presidenza francese ha assicurato che tutte le decisioni e le strategie saranno condivise in piena trasparenza con i partner americani, e il presidente Macron si è impegnato a informare il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sui risultati del vertice già nella giornata di oggi.