Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha recentemente annunciato di aver ricevuto una nuova proposta dagli Stati Uniti riguardante l’accesso a minerali strategici, noti come terre rare, essenziali per l’industria tecnologica e militare. Durante una conferenza stampa tenutasi il 12 marzo 2025, Zelensky ha confermato che l’Ucraina ha ufficialmente ricevuto le proposte americane, sebbene non siano stati forniti dettagli specifici sull’accordo.
Le terre rare, che comprendono elementi come litio, neodimio e disprosio, sono fondamentali per la produzione di dispositivi elettronici, batterie e componenti per veicoli elettrici. L’interesse degli Stati Uniti per le risorse minerarie ucraine è aumentato negli ultimi anni, specialmente in un contesto di crescente competizione globale con la Cina, che attualmente domina il mercato delle terre rare.
Il contesto geopolitico
L’incontro tra Zelensky e le autorità statunitensi si colloca in un contesto geopolitico complesso, caratterizzato da tensioni tra Ucraina e Russia. La Russia ha costantemente criticato l’intervento occidentale in Ucraina, avvertendo delle potenziali conseguenze di un’alleanza più stretta tra Kiev e Washington. In un post su X, il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev, ha commentato in modo provocatorio la proposta americana, suggerendo che l’approvazione dell’accordo da parte di Kiev potrebbe portare a gravi conseguenze per il governo ucraino.
Medvedev ha affermato che, se l’accordo fosse ratificato, potrebbe portare a pesanti ripercussioni per i leader ucraini, citando eventi storici come l’impiccagione di Mussolini. “E se lo rifiuta, gli Stati Uniti azzereranno il regime di Bandera – commenta riferendosi al nazionalista ucraino Stepan Bandera, vale a dire il regime di Kiev -. Scacco matto”.