Lo riferisce la polizia locale, il gruppo armato indipendentista Trf rivendica l’azione
Un attacco armato contro un gruppo di turisti nel Kashmir indiano ha avuto conseguenze devastanti, causando la morte di almeno 28 persone, tra cui alcuni stranieri, e lasciando decine di feriti. Questo tragico evento è avvenuto a Pahalgam, una località turistica molto apprezzata a circa 90 chilometri da Srinagar, la capitale estiva del Jammu e Kashmir. Le autorità locali hanno descritto l’attacco come il più grave contro i civili negli ultimi anni, evidenziando la crescente violenza nella regione.
Dettagli dell’attacco
Secondo le fonti della polizia, l’attacco è avvenuto intorno a mezzogiorno, quando un gruppo di uomini armati, identificati come appartenenti al Fronte di Resistenza (Trf), ha aperto il fuoco indiscriminatamente su un gruppo di turisti, tra cui donne e anziani, presenti in una zona panoramica nota come Baisaran. Testimoni oculari hanno descritto scene di panico, con persone che cercavano riparo e altre che tentavano di soccorrere i feriti. Un testimone ha riferito di aver visto uomini a terra, apparentemente privi di vita, mentre si affrettava a trasportare i feriti a cavallo.
Le autorità sanitarie dell’ospedale di Anantnag hanno confermato l’arrivo di diversi feriti, alcuni dei quali presentavano ferite da arma da fuoco. La gravità della situazione ha portato a una massiccia operazione di soccorso e a una risposta immediata da parte delle forze di sicurezza, che hanno avviato un’operazione antiterrorismo per rintracciare gli aggressori.
Rivendicazione dell’attacco
Il Trf, considerato un’organizzazione ombra della più nota Lashkar-e-Taiba, ha rivendicato pubblicamente l’attacco. Questo gruppo ha una storia di violenze nella regione, dove da decenni è in corso un’insurrezione separatista che chiede l’indipendenza o l’annessione al Pakistan. La regione del Kashmir, a maggioranza musulmana, è contesa tra India e Pakistan, e gli scontri tra le forze armate e i gruppi militanti sono frequenti.
Le tensioni tra India e Pakistan non riguardano solo le rivendicazioni territoriali, ma anche accuse reciproche di sostegno al terrorismo. L’India ha frequentemente accusato Islamabad di sostenere i militanti, mentre il Pakistan ha sempre negato tali affermazioni, sostenendo solo il diritto all’autodeterminazione del popolo kashmiro.
Reazioni ufficiali
Il primo ministro del Jammu e Kashmir, Omar Abdullah, ha condannato l’attacco, definendolo un “abominio” e sottolineando la gravità della violenza contro i civili. Anche il primo ministro indiano Narendra Modi ha espresso la sua condanna, definendo l’episodio un “atto atroce” e promettendo che i responsabili sarebbero stati portati davanti alla giustizia. Modi, attualmente in visita in Arabia Saudita, ha contattato il ministro degli Interni Amit Shah per ricevere aggiornamenti sulla situazione. La sua dichiarazione ha incluso parole di conforto per le famiglie delle vittime e una ferma determinazione a combattere il terrorismo.
A livello politico, la risposta all’attacco ha unito diversi partiti, con leader di varie fazioni che hanno espresso il loro cordoglio e la loro condanna. Questo episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nel Kashmir, una regione che è stata teatro di numerosi attacchi terroristici negli ultimi decenni.
Implicazioni per il turismo e la sicurezza
L’attacco a Pahalgam avrà senza dubbio ripercussioni sul settore turistico del Kashmir, che ha cercato di riprendersi dopo anni di conflitti. Pahalgam, conosciuta per i suoi paesaggi mozzafiato e le attività all’aperto, attira turisti da tutto il mondo. Tuttavia, eventi come questo mettono a repentaglio la sicurezza dei visitatori e possono scoraggiare i turisti potenziali, con conseguenze negative per l’economia locale.
Le autorità locali e nazionali dovranno affrontare la sfida di garantire la sicurezza nella regione, non solo per proteggere i cittadini, ma anche per ripristinare la fiducia nel settore turistico. La capacità di rispondere in modo efficace a tali minacce sarà cruciale per il futuro del Kashmir e per la stabilità dell’intera area.