La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen | Instagram @ursulavonderleyen - alanews.it
L’annuncio della presidente della Commissione Europea durante la Conferenza dei donatori sulla Siria, un evento fondamentale che mira a raccogliere fondi e coordinare gli aiuti internazionali in un Paese che affronta una crisi umanitaria senza precedenti
La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha recentemente annunciato che l’Unione Europea destinerà 2,5 miliardi di euro per sostenere la Siria nel biennio 2025-2026. Questo importante annuncio è avvenuto durante la Conferenza dei donatori sulla Siria, un evento fondamentale che mira a raccogliere fondi e coordinare gli aiuti internazionali in un Paese che affronta una crisi umanitaria senza precedenti, conseguenza di un conflitto durato oltre un decennio.
Von der Leyen ha messo in evidenza i segni di speranza che emergono nonostante la fragilità della situazione attuale. “Per la prima volta, la speranza dei siriani non è in pausa. La situazione resta fragile ma abbiamo visto l’impegno dei siriani ad un governo inclusivo. I siriani hanno bisogno di maggiore sostegno, sia che si trovino ancora all’estero, sia che decidano di tornare a casa. L’Europa farà la sua parte”, ha dichiarato, sottolineando l’impegno dei cittadini verso un governo inclusivo. Questo messaggio è di particolare rilevanza, considerando le enormi sfide che il Paese deve affrontare, come la ricostruzione delle infrastrutture e il ripristino della stabilità economica.
La presidente von der Leyen ha affermato che i siriani necessitano di un sostegno più ampio, sia per coloro che sono ancora all’estero sia per quelli che desiderano tornare a casa. “L’Europa farà la sua parte”, ha dichiarato, invitando altri Paesi a unirsi all’iniziativa di aiuto. L’urgenza di un intervento internazionale coordinato è stata sottolineata, con la consapevolezza che la ricostruzione delle città e il rilancio dell’economia sono compiti cruciali.
Per facilitare questi sforzi, l’Unione Europea ha deciso di sospendere alcune delle sanzioni economiche imposte alla Siria, mirando a incentivare gli investimenti stranieri. Von der Leyen ha descritto la Siria come una volta fosse una delle potenze economiche del Medio Oriente, esprimendo il desiderio dell’Ue di essere un partner attivo nella ripresa e crescita di una “nuova Siria”.
Un aspetto fondamentale evidenziato da von der Leyen è il cambiamento verso un governo più inclusivo. “Nella vecchia Siria, un dittatore controllava tutto il potere politico ed economico. Nella nuova Siria, invece, il potere può tornare al suo posto, cioè al popolo siriano. E questo è il terzo punto in cui possiamo essere d’aiuto. Alle Conferenze di Bruxelles abbiamo sempre ospitato i rappresentanti della società civile siriana, sia all’interno del Paese che in esilio. Alcuni di loro sono stati banditi dal regime di Assad a causa delle loro idee. Ma ora possono finalmente essere ascoltati”, ha affermato. Questo cambiamento è cruciale per il futuro del Paese e suggerisce che un governo rappresentativo possa finalmente emergere.
Un’importante iniziativa in questo contesto è l’inclusione dei rappresentanti della società civile siriana nelle future conferenze di Bruxelles. Von der Leyen ha annunciato che alcuni di questi rappresentanti, precedentemente esclusi dal regime di Bashar al-Assad, potranno ora essere ascoltati, dando loro l’opportunità di contribuire attivamente al processo di ricostruzione e dialogo.
“La Siria può diventare un Paese in cui tutti possono dire la loro. Con pari diritti e rappresentanza per tutti, uomini e donne, al di là di fede, etnia e ideologia. Un Paese in cui non c’è posto per la violenza settaria. Il futuro della Siria deve essere costruito da tutti i siriani. Quelli che hanno sempre lottato per la libertà e quelli che hanno appena scoperto la speranza. Chi è fuggito e chi è rimasto. Questa deve essere la promessa della nuova Siria. E noi faremo tutto il possibile perché si realizzi”, ha detto ancora von der Leyen.
La visione delineata dalla presidente della Commissione Ue prevede una Siria in cui tutti i cittadini, indipendentemente da genere, fede, etnia o ideologia, possano esprimere le proprie opinioni e avere pari diritti e rappresentanza. L’obiettivo è costruire un Paese privo di violenza settaria, dove il futuro sia plasmato da tutti i siriani, inclusi coloro che hanno lottato per la libertà e quelli che stanno scoprendo la speranza.
Von der Leyen ha concluso il suo intervento esprimendo la determinazione dell’Unione Europea a fare tutto il possibile affinché questa visione diventi realtà. L’assegnazione dei 2,5 miliardi di euro rappresenta solo un primo passo verso la stabilità e la prosperità della Siria, un percorso che richiederà l’impegno e la collaborazione di molti attori internazionali. “Sono orgogliosa di annunciare che quest’anno abbiamo in programma di tenere il dialogo della società civile della Conferenza di Bruxelles a Damasco”, ha infine aggiunto von der Leyen.
La prossima fase della Conferenza di Bruxelles, che si terrà a Damasco, sarà dunque un’importante opportunità per approfondire il dialogo con la società civile e definire meglio le modalità di sostegno all’interno del Paese, promuovendo un futuro migliore per la popolazione siriana.
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