Volodymyr Zelensky è pronto a firmare un accordo con Donald Trump per l’accesso alle terre rare dell’Ucraina. Dopo la controversia nello Studio Ovale, ribadisce l’importanza del supporto americano e chiarisce che l’Ucraina non accetterà cessioni territoriali.
Volodymyr Zelensky, presidente dell’Ucraina, ha recentemente rilasciato dichiarazioni significative riguardo alla sua intenzione di firmare un accordo con gli Stati Uniti, sotto la guida di Donald Trump. Questo accordo mirerebbe a garantire l’accesso di Washington alle preziose risorse di terre rare presenti nel territorio ucraino. Tale sviluppo si colloca in un contesto di tensioni diplomatiche, con discussioni accese che si sono svolte nello Studio Ovale. Nonostante le divergenze, Zelensky ha ribadito la sua determinazione a procedere con l’accordo.
La Collaborazione con Gli Stati Uniti
Durante una conferenza stampa a Londra, Zelensky ha risposto a domande dei giornalisti britannici, esprimendo il suo desiderio di collaborare con gli Stati Uniti. “Noi eravamo pronti a firmare e, onestamente, credo che anche gli Stati Uniti fossero pronti”, ha affermato. Queste parole non solo evidenziano la determinazione del presidente ucraino, ma anche la sua fiducia nella partnership strategica tra Ucraina e Stati Uniti. La questione delle terre rare è cruciale, in quanto queste risorse sono essenziali per diverse industrie, tra cui quella tecnologica e quella energetica, rendendo l’accordo vantaggioso per entrambe le nazioni.
Rispettare l’Alleato
Zelensky ha affrontato anche le polemiche riguardanti la presunta mancanza di rispetto nei confronti di Trump durante il loro incontro. “Ho viaggiato in treno per 12 ore, poi ho preso l’aereo per un volo di 11 ore perché il presidente degli Stati Uniti mi ha invitato”, ha sottolineato, chiarendo che la sua presenza alla Casa Bianca rappresentava un segno di rispetto per un alleato fondamentale. Questo aspetto mette in luce l’importanza della relazione con gli Stati Uniti, evidenziando come la cooperazione tra i due paesi sia vitale per la sicurezza e la stabilità dell’Ucraina.
La Questione del Cessate il Fuoco
Nonostante il desiderio di dialogo, Zelensky ha segnalato la mancanza di contatti diretti con Trump dopo il loro incontro, affermando che i rapporti tra gli USA e l’Ucraina continuano, ma non ai livelli più alti. Questo potrebbe indicare una certa distanza diplomatica, dovuta alle tensioni emerse durante il recente incontro. Il presidente ucraino ha affermato di essere disposto a discutere questioni rilevanti con Trump se invitato, ma ha anche riconosciuto che il dialogo è limitato.
In questo contesto, si è sviluppato un dibattito sul possibile cessate il fuoco nella guerra in corso con la Russia. Durante il vertice a Londra, Francia e Regno Unito hanno proposto l’idea di una tregua di un mese. Zelensky, pur essendo al corrente delle discussioni, ha espresso scetticismo riguardo a un accordo che non garantisse la sicurezza e l’integrità territoriale dell’Ucraina. “Non accetteremmo mai la cessione di territori occupati dalla Russia”, ha dichiarato, evidenziando che tale mossa sarebbe considerata coercitiva e potrebbe portare a ulteriori conflitti in futuro.
Zelensky ha concluso la sua intervista riaffermando l’importanza del sostegno internazionale per l’Ucraina, sottolineando che qualsiasi soluzione al conflitto deve essere giusta ed equa. “Se la guerra finisce in modo non equo, sarà solo questione di tempo prima che la gente provi a farsi giustizia”, ha avvertito, evidenziando la necessità di una pace duratura che rispetti i diritti e le aspirazioni del popolo ucraino.